Certo che siamo buffi.
Non abbiamo vie di mezzo.
Siamo bombardati mediaticamente ogni giorno da notizie relative a guerre, conflitti, stragi, bambini che muoiono atrocemente, donne stuprate, kamikaze che si fanno saltare, per non parlare poi del problema della fame del mondo.
Ultimamente in televisione si parla di quanto sta succedendo a Gaza e penso che per merito di alcuni giornalisti che hanno saputo riaccendere, non senza un motivo la nostra attenzione, adesso, ci "risvegliamo" dal grande letargo e ci soffermiamo quindi un po' di più sulla parola "guerra" e le sue inevitabili conseguenze.
Ed ecco che arrivano puntuali come un orologio parole dettate dallo sgomento e dal senso d'impotenza di chi vorrebbe fare qualcosa per fermare questa ondata di odio inutile che strazia così tante vite.
Allora io vorrei dire, certo, capisco le eventuali perplessità vedendo le immagini dei bambini di Gaza così inumane, ma dove eravamo fino a circa un mese fa, cosa pensavamo, dove è che avevamo la testa.
Ci siamo sempre comportati come se sul nostro pianeta la guerra non esistesse più da tempo, dimenticandoci di tutti quei conflitti dove tutti i giorni, a tutte le ore la gente muore.
Abbiamo il coraggio di dire che quando si parla di guerra, di conflitti, queste notizie oramai non richiamano più la nostra attenzione.
E' come se fossimo anestetizzati di fronte a tanto orrore.
Occorre sempre un'emozione maggiore, una notizia più eclatante, una foto più raccapricciante per poter scuotere il nostro animo.
Siamo drogati di emozioni, occorre sempre una dose maggiore alle precedente, pena l'assuefazione.
E allora io vorrei dire a grande voce, smettiamola con tutta questa ipocrisia e con le solite belle parole che neanche Celentano si può più permettere.
P.s. con l'occasione date un'occhiata alla mappa dove sono segnalati tutti i conflitti attuali.
4 commenti:
Cercherò di rispondere nella maniera più semplice possibile...ma per caso non sarà mica a causa del Profitto?
Raschiamo il fondo del barile. Aggiungiamo anche che in fondo, molto in fondo dentro di noi, dove c'è pochissima luce e quasi quasi non si vede, c'è anche il pensierino: che fortuna che abbiamo che succede là e non qui.
Giorgio, che fa come tutti quello che può e che non è mai sufficiente.
ognuno di noi penso sia in grado di comprendere autocriticamente la società che lo circonda, e non mi impressiona la propaganda ne l'informazione mediatica fatta a piene mani, quì ripeto un concetto che ho formulato in altre situazioni: non si sta come pacifista ne a destra ne a sinistra ne in centro, si sta con la pace...nelle guerre perde sempre l'uomo, ecco per me é ipocrita chi vuol far credere che con atti mediatici o appariscenti di massa, si possano risolvere i problemi del mondo, dove questi problemi sono generati da regimi come la svezia, l'Olanda, l'italia potenziali fornitori di armi e che vengono definiti paesi democratici...ma de ché?
...in effetti il mio voleva essere un semplice sfogo.
@taoista "non si sta come pacifista ne a destra ne a sinistra ne in centro, si sta con la pace..."
In effetti il fatto stesso di schierarsi o da una parte o dall'altra per me rappresenta una grande perdita di energia e ciò equivale al niente assoluto.
Esprimersi poi in parole inutili serve solamente a farci sentire la coscienza un po' meno sporca.
Le parole non portano a niente.
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