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sabato 6 giugno 2009

Maledetti Toscani - Curzio Malaparte

"Io son di Prato, m’accontento d’esser di Prato, e se non fossi nato pratese vorrei non esser venuto al mondo. E dico questo non perché son pratese, e voglia lisciar la bazza ai miei pratesi, ma perché penso che il solo difetto dei toscani sia quello di non esser tutti pratesi.

S’immagini quello che sarebbero stati un Dante, un Petrarca, un Boccaccio, un Donatello, un Arnolfo, un Brunelleschi, un Michelangelo, se invece di nascere qua e là, sparsi tutt’intorno a Prato, fossero nati a Prato: e quel che sarebbero Firenze, Pistoia, Pisa, Lucca, Siena, Arezzo, Livorno, se invece di crescere sparpagliate, come sobborghi tutt’in giro alle mura di Prato, fossero state costruite proprio dentro Prato! Sarebbe stato certo un bel guadagno per tutti: perché la storia di Prato sarebbe stata la storia d’Italia, mentre ora la storia d’Italia è la storia di Prato.


Non mi par giusto, perciò, che fiorentini e pistoiesi, non so se per gelosia o per prudenza, fingano di non conoscerci, e a chi domanda loro notizie dei pratesi fan le finte di non saperne nulla, di non averci mai sentiti nominare: “Prato? la mi riesce nova”, e intanto si dan nell’occhio, e cercano di sviare il discorso, parlando di quanto è bella Firenze, e di quanto è grande Pistoia: quando Firenze, per noi pratesi, non è altro che una Prato di fuor di Porta Fiorentina e Pistoia nemmeno esisterebbe se a Prato non ci fosse la Porta Pistoiese.

E mi fan ridere, quanti credono di offendere i pratesi dicendo che sono il popolo più becero che sia in Toscana, anzi in Italia. Come se becero fosse un ingiuria. Un becero è un becero: cioè un toscano allo stato di grazia. E i pratesi son beceri, quando son beceri, non per il fatto che lavoran gli stracci, [...], bensì per il fatto che dicono a voce alta in piazza quel che gli altri italiani tacciono o sussurrano fra quattro mura, in famiglia, e che non han paura di parlare come pensano, mentre gli altri italiani pensano come parlano, cioè biascicando i pensieri come biascicano le parole, e che non temono di “bociare” anche quando hanno torto, mentre gli altri italiani temono di vociare anche quando han ragione, e che, finalmente, son beceri ma pratesi, mentre gli altri italiani son beceri senza neppure il beneficio d’esser toscani, e pratesi."
Curzio Malaparte

...altri tempi, ma fino a trent'anni fà i pratesi erano così, qualcuno a dire il vero lo si trova ancora...

Foto web

14 commenti:

Lara ha detto...

Bello questo parlare in piazza, senza remore o "peli sulla lingua".
Peccato che ormai non usi più...

Ciao Pimpinella, buona giornata!
Lara

sinedie ha detto...

Però! Se sei pratese fà un blog becero. Almeno tu non biascicare e esalta la "razza" che a continuar così la si perde per sempre. La mia gente è diversa ma ho un grande amico toscano, non è di Prato ma abita in quel piccolo borgo che ha il giglio per stemma. Ci si trova bene: ammicchiamo spesso e ogni tanto ci si guarda come per dire - chi vuoi prender per il culo?-
Curzio Malaparte però i cinesi non li ha incontrati.

Tracce Indelebili ha detto...

@Buongiorno Lara, non ti credere....qui da noi il "vociare", parlare ad alta voce, in maniera molto diretta, di questi tempi è raro ma esiste ancora un pò, non è forse una maniera molto elegante di proporsi alle persone, però fà parte dei toscani e sopratutto di quelli della nostra zona.
Vedi te com'è sgangherato il Benigni, altro pratese "becero".

Grazie della visita...

Tracce Indelebili ha detto...

@sinedie: penso che sia sia già notato che il mio è un blog BECERO, non ha nè capo e nè coda, ma mi rappresenta bene.
Il tuo amico è un mio vicino di casa? Sorrido...allora se è di origino "nobili" fiorentine DOC e non una cenciaola come me, salutamelo da parte mia.

Curzio Malaparte i cinesi non li ha conosciuti ma sarebbe stato interessante ascoltare il suo pensiero di questi tempi, visto che è nato fascista e morto comunista.
Un pensiero a 360° di sicuro.

Tracce Indelebili ha detto...

....mentre spolveravo, pensavo alla risposta che ho dato a Lara...
Non è che i pratesi sono tutti come il Benigni, lui ovviamente un po' ci gioca a fare il becero... se no qui sarebbe la "patria dei giullari" !!

poi pensavo... io mi rappresento più come il grande Francesco Nuti, altro pratese, con una punta di introversione e leggera malinconia... si, si, come lui....

Nicole ha detto...

Sano orgoglio Pratese:)

giardigno65 ha detto...

Pochi davvero e te lo dico io che abito a Signa ...

Anonimo ha detto...

Curzio malaparata non e morto comunista . Togliatti volle strappargli l'iscrizione al partito . Questa e storia .

Unknown ha detto...

Solo PISTOIA

Unknown ha detto...

SOLO PISTOIA

Unknown ha detto...

SOLO PISTOIA

Unknown ha detto...

Solo PISTOIA

Anonimo ha detto...

a Prato si dice "burrasche e puttane la vengan tutte da pistoia"

Anonimo ha detto...

Pistoia o Tristoia?

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