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mercoledì 25 marzo 2009

Primi fiori sulla Retaia



Dopo aver letto il post di Sileno, sono andata a riguardare alcune delle mie ultime foto fatte durante una passeggiata tra le mie "montagne", siamo nei pressi del monte Retaia (mt 768), ultima cima della Calvana, ai piedi dell'Appenino Tosco Emiliano.
Sono sempre stata affascinata dai fiori di montagna, ma non sono un'esperta in materia,
quelli della prima foto hanno molto in comune con l"'
Elleboro verde" di Sileno,
ma non sono esattamente gli stessi.
Forse sono della solita famiglia delle Ranuncolacee.
Qualcuno, per caso conosce il loro nome???


martedì 24 marzo 2009

Signore e signorine

Ed io che ci tenevo che ancora qualcuno mi chiamasse erroneamente "signorina", da ora in poi donne preparatevi, non vi chiamarenno nè signora, nè signorina, semplicemente non vi chiameranno... voglio proprio vedere come andrà a finire....
Leggete questa:

"...Le aule europee dimostrano, per l’ennesima volta, la loro straordinaria capacità di percepire i problemi reali dei cittadini. Magari non saranno prontissimi a recepire le radici cristiane dell’Europa; magari non avranno lo scatto necessario per far sì che il Vecchio continente sia un’«Europa dei popoli» o un’«Europa delle Nazioni» e non un’«Europa dei banchieri con i benefit» o, peggio, un’«Europa dei burocrati».
Ma sulle cose serie ci sono.
Ci sono sempre.

L’ultima, ad esempio, è rivelata dal Daily Telegraph di ieri. Che spiega di come, in nome del politically correct, non si possa più dire «signora» o «signorina».
Di come sia vietato nelle aule del Parlamento parlare di «Miss» e «Mrs».
E di come spariscano, tutte d’un colpo, anche «Señora» e «Señorita», senza peraltro specificare se la canzone di Vasco Rossi che si intitola così possa continuare a essere trasmessa dalle radio.
Via pure «Frau» e «Fräulein», senza chiarimenti sulla sorte riservata alla «Fräulein», pardon «signorina», pardon come si dice ora, Rottenmeier di Heidi.
E poi la rinuncia peggiore, la più dolorosa.
Non si può più dire nemmeno «Madame», né «Mademoiselle» e pensate come ci può rimanere Carlà, povera figlia.

Insomma, in nome del politicamente corretto, niente più classificazioni di genere, ma solo neutre. Ne esce a pezzi soprattutto l’inglese: ad esempio, «sportsmen» non si può più dire perché contiene quel terribile suffisso maschile («men»).
Verrà sostituito dal neutro «athletes». Allo stesso modo «statesmen» verrà sostituito da «political leaders» e così via per tutti gli altri, da policeman in giù. Anzi, probabilmente, più che l’inglese ne esce a pezzi soprattutto la logica. Nessun «policeman» o come diavolo si chiama ora potrà arrestare la stupidità di certe scelte.
Anche perché a me hanno sempre insegnato che «signora» o «signorina» davanti, che so, al nome della maestra, era fondamentalmente una questione di buona educazione, non certo qualcosa di offensivo. E va be’ che oggi va più di moda direttamente il «tu» e magari il nome di battesimo della maestra.
Ma, insomma, codificarlo addirittura con apposita regolamentazione e bollini Ue, mi sembra troppo."

Fonte - Il giornale - 24 marzo 2009 - Foto web

sabato 21 marzo 2009

Profumi e colori...

"Il fiore perfetto
è una cosa rara.
Se si trascorresse la vita a cercarne uno,
non sarebbe una vita sprecata."

(Katsumoto - dal film "L'ultimo Samurai")








"Sono tutti perfetti."

(Katsumoto - In punto di morte- dal film "L'ultimo Samurai")


domenica 15 marzo 2009

Dolci ricordi

Come non si può non associare un profumo o una canzone ad un periodo per noi importante, rivivendo gli stati d'animo e le sensazioni legati a quei ricordi.

Anche un sapore particolare, chiudendo gli occhi può trasportarci in un tempo passato fatto di cose dolci e semplici.


Video segnalato concorso "Dolcemento Prato"

mercoledì 11 marzo 2009

Seduzione


Primo premio ex-aequo concorso video "Dolcemente Prato"

Ecco come il piacere derivato dalla sensualità di due corpi si intreccia con la seduzione derivata dalla goduria del palato.

Eros e cioccolata si completano, si miscelano e si incontrano per dare vita ad un inebriante gioco dei sensi.

La cioccolata non è un cibo come altri, è pura passione, difficile non farsi conquistare....


Condivido con voi questo piacevole video presentato al concorso video di "Dolcemente Prato" domenica scorsa, al quale vi ha anche partecipato l'amica food-blogger Aurelia - Profumi in cucina

lunedì 9 marzo 2009

"Dolcemente Prato" 2009


"Quando i suoi denti affondarono oltre lo strato esterno, non incontrarono, fortunatamente, un liquido, ma un ripieno compatto, di consistenza leggermente granulosa e ancora più fondente della copertura.

Ogni tanto s’imbatteva in una minuscola scaglia di mandorla tostata, avvolta in un velo di croccante caramello, lampi di dolcezza nelle tenebre del cioccolato.


Molto in lontananza percepiva adesso anche un sentore di liquore, ma più come assenza, così come in una notte d’estate una brezza calda fa pensare al sole, ormai scomparso da ore dietro l’orizzonte.

Con un sospiro soddisfatto,
Joop infilò in bocca il resto della pralina."

Philibert Schogt, La bottega del cioccolato

Come sarebbe triste il mondo senza i DOLCI...... :)

venerdì 6 marzo 2009

8 Marzo - Festa della donna

La Giornata Internazionale della Donna, comunemente però definita Festa della Donna è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ed è una festività internazionale celebrata in diversi paesi del mondo occidentale l'8 marzo.

L'usanza di regalare mimose in occasione della festa non è invece diffusa ovunque. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli.

Tuttavia nel corso degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po' sfumando, lasciando il posto ad una ricorrenza caratterizzata anche - se non soprattutto - da connotati di carattere commerciale e politico.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Auguri a tutte le donne....
ma che sia un 8 marzo che duri tutto l'anno.



mercoledì 4 marzo 2009

TERZA GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA

9 MARZO 2009
GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA
Non ne avevo mai sentito parlare,
eccola una giornata che sembra fatta proprio su misura per me.
Si perchè ultimamente vado molto lenta...anzi, mi correggo,
vorrei andare ancora più lenta ma in qualche modo devo poi adeguarmi all’esigenze quotidiane.
Ecco una giornata dove posso avere una scusa giustificata!
L’iniziativa è partita nel 2006 da Bruno Cortigiani,
se volete sapere i dettagli visitate il sito
Sappiate in ogni modo che non è indispensabile partecipare
alle varie iniziative preparate per l’occasioni,
anzi a parere mio, bastano solamente
un po’ di calma, un po’ di silenzio e lasciar scorrere i pensieri e le ansie.
"Rallentare quando possiamo
Correre quando dobbiamo"
Dal sito in questione ho trovato la lista dei comandaLENTI da osservare, qualcuno un pò banale, qualcuno da prendere in considerazione....

I 14 comandalenti

1) Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.

2) Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.

3) Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell'uscita(questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in ascensore)

4) Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara...

5) Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer...se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.

6) Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall'altra parte della città

7) Non riempire l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.

8) Non correte per forza a fare la spesa, senz'altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.

9) Anche se potrebbe costare un po' di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.

10) Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.

11) La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.

12) Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.

13) Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.

14)Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.

... e i 7 comandalenti in cucina
1) Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate... crediamoci!



2) La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un'ottima scelta per controllare colesterolo e peso.



3) E' scientificamente provato che l'acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?



4) Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l'olfatto, il gusto ... anche l'udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).



5) Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.



6) Evitiamo il "due in uno"! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.



7)Non precipitiamoci ... il cinema, la lavastoviglie, l'ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano


"Il mondo e la nostra vita girano troppo in fretta. Una fretta che ci allontana sempre più dai tempi biologici della Terra e da un ritmo di vita più naturale. [...]

Rallentare vuol dire riflettere su come usare meglio il nostro tempo, significa apprezzare le piccole cose di ogni giorno, accorgersi che la maggiore ricchezza di cui abbiamo bisogno sono le relazioni umane.
Foto web