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domenica 21 dicembre 2008

Il bene per l'anima 2

Avrei dovuto fare un commento a caldo sul post precedente ma ho avuto un po' da fare in questi giorni e quindi lo faccio adesso a scoppio ritardato....
Il pensiero di Alberoni relativo a come uno dovrebbe affrontare la vita rispecchia in modo totale il mio modo di pensare.
Vorrei sottolineare che per capire pienamente il significato del monaco cieco nel post di Marco "Il bene per l'anima", occorrerebbe prima di tutto essere credenti e se non lo si è, capisco che le parole del monaco possono indurre in sensazioni di pena e commiserazione per il suo completo affidamento a Dio.
Io che sono una cristiana un po' all'acqua di rose in cerca di risposte ai miei tanti perché, nonostante i miei dubbi arrivo a comprendere il significato di quelle parole.
Detto questo però vorrei chiarire che non sono come quel monaco che accetta le ingiustizie di questa società perché questo è il volere di Dio, perché "tutto quello che ci capita è per volere di Dio e per il bene dell'anima".
Non è che dico "...va , è giusto che sia così...", ma premetto che di fronte a problemi di portata "sociale" ho i miei modi e miei tempi di reagire che non possono equivalere ai modi di reagire degli altri.
Agli occhi di alcuni, sarò sicuramente una persona limitata, con i paraocchi, schiava di tutto quello che volete ma per favore non negatemi una caratteristica mia principale che a volte mi fa andare oltre, cioè, proprio quella di cercare di capire le cose che mi stanno intorno.

3 commenti:

giorgio ha detto...

Mi sto chiedendo se sei una persona saggia o sapiente...
Buone Feste, Giorgio.

Do ut Des ha detto...

Bè... c'è un abisso fra i due termini per quanto riguarda il significato!

Tracce Indelebili ha detto...

Grazie Giorgio,
io penso che il mio si chiami semplicemente "istinto di sopravvivenza"....
Buone Feste anche a te!

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