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domenica 27 settembre 2009

Sproloquio....


Non riesco a prendere sonno.
Sarà perché ho visto stasera un film che parlava di vita e di morte, mi sono ritrovata così nel mio letto con la testa piena di pensieri, ed ora sono qui cercando un modo per svuotarmi la mente.

Saranno state le solite lacrime di un finale un pò insolito e drammatico, certo... è lì che ho iniziato a pensare alla morte, poi prima di avviarmi verso la camera da letto, mi sono ritrovata davanti il quadro di mio padre.

L'ho osservato nei dettagli un po' più del solito, mio padre non è un pittore, ha iniziato a dipingere da qualche anno, precisamente da quando è andato in pensione.
Non sarà il massimo dell'espressione pittorica ma a me piace perchè rappresenta il mare ed è pieno del colore che preferisco al momento in assoluto, l'azzurro.
Lo so che questo quadro lo ha dipinto per me, per far si che un giorno mi ricorderò in maniera speciale di lui, ormai sò cosa pensa nella sua testa.
E' forse questo che mi ha rattristita.
Anzi a dire il vento ultimamente penso spesso ai miei genitori e una sottile ansia mi pervade pensando a come sarà l'ultimo periodo della loro vita.

Li vedo tristi chiusi nei loro pensieri, chiusi alla vita. E il loro peso a volte diventa anche il mio, è come se avessi una zavorra al posto del cuore.

Da qui partono una serie di mie considerazioni, ovviamente fatte sulla mia esperienza personale.
Mi domando cosa è che determina la felicità di un anziano e perché spesso l'amore dei cari non riesce a colmare quel vuoto interiore.

Veramente beffardo il fatto che dopo una vita piena di sacrifici, non si riesce più ad apprezzare il tempo che finalmente trascorre lento e nonostante le buoni intenzioni di dedicarsi finalmente a quello che non siamo riusciti a fare per una vita intera, dopo un po' ci si arena e ci si lascia affondare nella depressione più buia.

Penso, che forse per prepararci ad una buona vecchiaia dovremmo iniziare a lavorarci sopra un bel po' di tempo prima.
Un uomo non può agire e pensare per tutta la vita in un modo e arrivare al primo giorno di pensione pensando di fare cose che non ha mai assolutamente fatto.
Non si può pretendere di riinventare un modo di vivere che non corrisponde al nostro di sempre, di indossare un vestito che non fà parte del nostro modo di essere.

Ognuno di noi ha diritto ad avere un proprio spazio per i propri sogni e desideri e quando un uomo si lascia alle spalle una vita dove ha sempre tirato dritto veloce, non dedicandosi mai per distrazione o per scelta obbligata, a qualche genere di passione "spirituale", credo che difficilmente quando avrà assolto ogni impegno con la società, si dedicherà a qualcosa che lo farà sentire ancora protagonista attivo della propria vita.
Da sottolineare che spesso capita di non sentirci protagonisti della nostra vita in gioventù, figuriamoci poi come ci sentiremo nella tarda età.

Qualcuno di voi si domanderà cosa intendo per "passione spirituale". Tutto quello che che ci fà
sentire come dei bambini e fà bene all'animo, non deve per forza essere leggere, meditare, pregare. E' quello che ci svuota la mente dai pensieri, per me può essere ascoltare musica, cantare, fotografare, disegnare, scrivere, stare in mezzo alla natura, passare il tempo con amici, per voi non sò....
Un uomo pessimista che non sia riuscito a captare il vero senso della vita, ad apprezzare ciò che gli stà intorno - cominciando da se stesso - come può affrontare l'ultima fase della propria esistenza in modo sereno.

Un uomo che ha sempre pensato in prima cosa al proprio individualismo, che non si è mai fatto carico più di tanto delle pene altrui, probabilmente tenderà a chiudersi ancora di più in se stesso, nelle proprie ottusità e nei propri egoismi, non avendo mai imparato a condividere con il prossimo gioie e dolori.
Rileggo quanto sopra, sto dicendo un sacco di parole vuote, nella vita chi è che non ha avuto un sacco di buoni propositi, è facile generalizzare e puntare il dito da parte mia e dire che gli altri non sono stati capaci di curare il proprio spirito e tutelarsi il futuro in qualche modo.

Mi guardo allo specchio e penso a quanto sia facile trascurare la nostra anima, di quanto siamo abituati a correre senza una meta ben precisa, nascondendo ai nostri occhi l'essenziale, il vero senso della vita.

Abituati a correre talmente velocemente da non riuscire più a focalizzare quello che abbiamo intorno, perdendoci il meglio.

Oppure andare talmente a rilento anestetizzandoci, rifiutando di vivere una vita a pieni polmoni con le proprie responsabilità, nascondendoci dietro un computer, andando agli estremi anche dietro una bottiglia, o magari un po' di droga... facendo finta di essere quello che non riusciamo ad essere nel reale, anche qui...ci perdiamo il meglio.


Forse, senza volerlo e a scapito loro, i genitori insegnano ancora una volta volta qualcosa.
In qualche modo riusciamo a fare luce e vedere...quello che non vogliamo diventare...ma che forse inevitabilmente siamo già....

13 commenti:

Do ut Des ha detto...

Bello.
E' l'essenziale che ci sfugge.

Anonimo ha detto...

Bellissimo Post. Non è affatto uno sproloquio, ma una riflessione attenta e seria che suggerisce, anzi, numerosi spunti per ulteriori riflessioni. Un antico filosofo diceva che la cosa più importante per un uomo è prendersi cura di sè, che significa prendersi cura della propria anima, riflettendo, meditando e confrontando i propri pensieri con quelli degli altri. Il dialogo è una medicina e un nutrimento importante per la nostra anima, parlare, raccontare e raccontarsi, confrontare idee, pensieri ma anche paure, disagi, problemi. Nel mondo di oggi si parla (dialogo vero, non parole e frasi di circostanza) molto poco, e con gli anziani quasi per niente come se fosse una cosa inutile, come se non avessero più niente da dire, come se avessero solo il problema delle analisi, delle visite mediche, della spesa. Io credo che i tuoi genitori siano fortunati ad avere una figlia sensibile che si preoccupa non solo della loro salute fisica, ma anche di quella spirituale, più di tanti altri trattati come vegetali. Scusami, ho fatto uno sproloquio anch'io, ma l'argomento è davvero bello e interessante.

Nicole ha detto...

Straordinario post...Sentito, amaro e sofferto, ma soprattutto vero.
Mi hai commosssa.

giardigno65 ha detto...

la morte ci deve trovare nelle peggiori condizioni possibili !!!

Tracce Indelebili ha detto...

@ilfilosofo
Non hai fatto uno sproloquio, a me fai piacere se scrivi quello che ti passa per la testa.
E' vero che l'argomento è vasto e interessante,
trovo che pensare alla vita spirituale dei nostri genitori è un po' come pensare alla nostra.
Probabilmente a tutti è capitato di criticare il modo di agire dei propri genitori e col tempo si è ritrovato a rifare gli stessi errori che hanno fatto loro a suo tempo.

E poi non credere, non è tutto oro quel che luccica, si è vero che mi preoccupo del loro stato d'animo, lo faccio perchè gli voglio bene, è ovvio....ma potrebbe essere anche un modo egoistico per tutelare il mio equilibrio. Ci hai pensato? :)


@Nicole
Grazie cara, hai ragione, purtroppo è un tarlaccio che spesso mi rode il fegato....

Maria Luisa ha detto...

bellissimo post, non è affatto uno sproloquio.
Ma quando si è giovani è difficile prepararsi alla propria vecchiaia, si corre perchè ci sono tante cose, perchè alcune devono essere fatte subito, ed altre, apparentemente sono più importanti.
Poi ci si guarda allo specchio e non si riconosce la persona che vedi

Tracce Indelebili ha detto...

@Maria Luisa
In effetti quando siamo giovani è vero che si corre perchè ci sono molte cose da fare.
Specialmodo chi ha delle responsabilità verso la propria famiglia.

Ma è anche vero che quel poco tempo che ci rimane a nostra disposizione a volte lo spendiamo proprio male.
Viaggiamo su un binario tutto nostro che spesso non porta dove speriamo.

La sensazione di non riconoscersi allo specchio come dici tu...me ne parlava una mia amica. Non deve essere per niente piacevole.

Maria Luisa ha detto...

Sì, è vero , a volte sprechiamo il tempo perchè ci sembra sempre di averne tantoa disposizione.

No, non è piacevole, soprattutto perchè dentro ci si sente quella di sempre, con sogni, fantasie, piccole manie, voglia di fare

Tracce Indelebili ha detto...

Però vedi...tu hai sogni, le fantasie, voglia di fare.
A volte mi giro intorno e vedo tante persone giovani che non hanno le tue aspirazioni.
Sono giovani fuori ma vecchie dentro.
L'età anagrafica a volte non conta per niente...
Poi è vero anche che noi donne sotto questo profilo siamo molto più delicate e accusiamo di più il colpo. :(
Mi faccio un sacco di pensieracci, ma voglio scacciarli via...

Silenzio Interiore ha detto...

Non sono parole vuote,sono riflessioni profonde.Hai descritto in maniera chiara ciò che per molti è la vita.
"L'adesso" o il "qui e ora" è una costante che dobbiamo vivere! senza proiettarci nel passato o nel futuro,questo credo sia la vittoria sulla nostra mente.Il sentirsi vuoti è sicuramente una eccessiva lacerazione mentale indotta dal "TEMPO".
Ciao

Daoist ha detto...

La mia interpretazione a domande del tipo COS'E' LA VITA? spazzare.
COME LIBERARSI DAI PREGIUDIZI? spazzare.
COME METTERE ORDINE? spazzare.
COME NON PREOCCUPARSI DEL FUTURO? spazzare.
ecc.ecc.
Spazzare é un atto di umiltà, un sservizio, un atto di meditazione...sta nelle cose da fare comunque.
PS: é un esempio,un modo Zen di semplificare se stessi e la quotidianità

Tracce Indelebili ha detto...

@coloriacolori
Ho sempre un pò paura di generalizzare, di non farmi capire, la vita di certo non è semplice ed è facile dire "non si deve fare questo e quello". Cerco solamente di capire, di non rifare i soliti errori di chi mi ha preceduto.
A volte capire aiuta anche a perdonare.
Ma vedo che anche tu hai afferrato quello che volevo dire.
Grazie e ciao.

Tracce Indelebili ha detto...

Mi hai lasciato un buon esempio, caro taoista, lo ....SPAZZARE.
In effetti se riusciamo oggi ad essere liberi dai pensieri, dai pregiudizi, da tutto quello che ci occupa così tanto la testa, non possiamo altro che dare il meglio di noi stessi e vivere poi in futuro di rendita.
Grazie

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