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martedì 5 giugno 2012

A Galileo questa mancava !


     Dal primo giorno della creazione,  l'ordine era sempre regnato sovrano sul mare oscuro dell'universo, le stelle e i pianeti oramai si mostravano come  attori protagonisti di un silenzioso e grandioso spettacolo.   

     L'uomo che aveva sempre contemplato il cielo come spettatore incantato, ogni qualvolta  che scopriva un nuovo piccolo frammento di universo, lo battezzava con un nome a suo piacimento, non sapendo minimamente di contribuire ad una strana magia di cui erano a conoscenza unicamente le stelle ed i pianeti delle varie costellazioni non solo della via Lattea, ma anche oltre.

Il fatto è, che l'uomo non aveva ben chiaro che dal  preciso momento in cui attribuiva un nome ad una costellazione, come per magia si creavano strane forme di energia, le quali andavano a plasmare un'entità reale con caratteristiche uguali al nome che gli era stato assegnato.

Mai l'uomo avrebbe pensato ad esempio che la costellazione di Cassiopea era una gran chiaccherona e passava gran parte del suo tempo a parlare anni luce con la costellazione di Andromeda, oppure che la costellazione di Orione parlava sempre del suo sport preferito, la caccia, con quella dei Gemelli. Così Pegaso, l'Orsa Maggiore, il Cigno, il Drago e tante altre, ferme immobili nel firmamento cercavano di passare il tempo facendosi compagnia l'una con l'altra. Spesso passava qualche asteroide a portare le ultime notizie della galassia più vicina, così anche tra costellazione e costellazione poteva scappare un sorriso e fare anche un po' di sano gossip. Molto più di rado invece passavano quelle smorfiose delle stelle comete e per tutto il loro periodo di visibilità non le sopportava proprio nessuno. 

     Proprio non molto tempo fa, ne passò una molto particolare, di quelle importanti che veramente si vedono una volta ogni duemila anni. La stella cometa in questione sapeva di essere particolarmente bella, adorava trascinare la propria coda come se fosse un velo nuziale. Proprio a motivo di questo,  gli piaceva passare in modo altezzoso soprattutto davanti alla costellazione dell'Orsa Maggiore, forse perché la considerava così sgraziata, non aveva mai capito perché l'uomo le aveva regalato quel nome così buffo e "faunistico", oltretutto poco aggraziato per una signora.
     Un giorno, anzi no, un anno luce, rallentò la sua corsa proprio davanti all' Orsa Maggiore e pavoneggiandosi le scappò detto : 
"Mi dispiace per voi stelle che non potete fare altro che guardarmi nel mio splendore, d'altronde non è colpa mia se riesco a catturare l'attenzione dell'uomo meglio che voi, il mio passaggio rappresenta la bellezza fulminea che acceca, tutto il resto è solamente oscurità."
     Se Toro e Ariete avessero potuto dargli una bella cornata, lo avrebbero fatto bene volentieri, Scorpione con la punta della coda l'avrebbe punzecchiata di buon gusto, e anche Orione con il suo arco avrebbe fatto scoccare la sua freccia tanto per farle accellerare il suo passaggio il più velocemente possibile in modo da non vederla per almeno i prossimi duemila anni.

     Ma l'Orsa Maggiore tranquillizzò le costellazioni amiche e fece parlare la propria stella Polaris. "Vedi cara, è vero che tu godi di una bellezza accecante e al tuo passaggio gli occhi degli uomini sono tutti per te. Ma ricordati che sei appunto un astro di passaggio e per quanto tu possa essere bella ... sempre di passaggio rimani. Forse non sei a conoscenza o non vuoi ricordare la missione assegnata a noi dal Creatore! Noi stelle e pianeti, incessantemente portiamo a compimento la creazione del giorno come quella della notte, e di conseguenza rappresentiamo il tempo che scorre, la vita che pulsa.
Vegliamo l'uomo in ogni circostanza, fin dal momento della sua nascita, attraverso di noi,  potrà capire l'influenza che avremo sui suoi passi, potrà consultarci per sapere se avrà fortuna in amore o magari successo nel lavoro. Quando desidererà sapere se sarà il momento propizio per lavorare la terra osserverà ancora noi, come alzerà gli occhi al cielo ogni volta che dovrà partire in sicurezza con la propria imbarcazione. E nel momento dello smarrimento, occorrerà semplicemente che lui  trovi in noi un punto di riferimento per poter riprendere il proprio percorso  ogni qual volta che lui lo desideri. E perciò cara mia stella cometa, sarai pure bellissima , ma tieni ben presente che ovunque tu vada,  lascerai sempre il tempo che trovi."

(Rapita da momentanea ispirazione fugace)

1 commento:

giardigno65 ha detto...

ispirazione stellare

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