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giovedì 12 dicembre 2013

L'antirabbica fatela ai padroni (dei cani)

Berlusconi, Monti, adesso anche Obama.
La mia storia contro i padroni dei cani, è iniziata circa una quindicina di anni fa.
Ricordo di una calda estate e di due padroni insoddisfatti, marito e moglie, che per non far bruciare le zampette ai loro cani durante la passeggiata pomeridiana, se li portavano in collo tutto il giorno, a giro per la città.

Quello che mi rimase allora in mente, non era tanto il gesto di per se, ma il fatto che queste persone, ce l'avessero col mondo intero, mentre per i loro cani, nutrivano uno sviscerato e morboso amore.

Adesso il MORBO è dilagato, se non hai un cane, le persone ti guardano come se fossi un alieno.
Magari non arrivano a comprendere che il cane non ce l'hai, semplicemente per il fatto che ti sembra deprimente farlo vivere in un appartamento. 
Per una questione, anche, se vuoi, di rispetto.
Perché un cane è un cane, non un bambino, e deve continuare a fare le cose da cane.


"Gli manca solamente la parola"
Certo, come no.
E' una fortuna per il cane, perché se fosse un cristiano, non avrebbe certamente tanti trattamenti di riguardo.
Con le persone ci si deve relazionare, confrontare, a volte anche mettere da parte.
Con i cani, che purtroppo la parola non hanno, ci si cala nel ruolo di Padrone Onnipotente, visto che hai sempre qualcuno ai tuoi piedi che ti adora, anche in cambio di niente.


Troppo facile, caro padrone mio.

Il cane, poveretto, è troppo buono, è come un bambino sempre in cerca di affetto, non sa riconoscere l'egoismo che si cela a volte dietro quella carezza, spesso si accontenta senza saperlo,  guai a toccargli il padrone.
Egoismo, individualismo, chiamalo come vuoi, il fatto è, che spesso i padroni di cani affetti da questo strano MORBO, sono al centro del loro mondo, diffidenti verso il prossimo (almeno che non sia un cane, ovviamente), insoddisfatti, a volte anche rabbiosi.
Bisognerebbe creare una nuova figura sociale, l'assistente sociale per i cani, istituire le relative domande di adozione,  e solamente quando si è dimostrato di avere buoni rapporti in famiglia, col vicinato, con i colleghi di lavoro, insomma, col mondo intero, allora si può procedere con l'adozione vera e propria di un cane.
"Gli manca solamente la parola"
Peccato, altrimenti potevamo organizzarci anche per una specie di  "Telefono azzurro" !

1 commento:

giardigno65 ha detto...

ma anche il richiamo !

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