
Il pensiero è come se fosse un cavallo al galoppo, prova a fermarlo se ci riesci, forse la penna, scrivendo riesce a domarlo, a mettergli le briglie, a rallentarlo.
Se non posso scrivere, se i miei pensieri non si materializzano su un foglio di carta o se in qualche modo non riesco a smettere di pensare, allora trattengo questa mia energia dentro di me, e questo non mi fa stare bene.
Il pensiero lo paragono a un fiume, con se porta l'acqua e l'essenza della vita ma quando è in piena può trascinare tutto via con se e fare danni.
Non voglio bloccare il suo decorso con con una diga, ma pretendo che trovi la strada per arrivare al mare in modo che la propria energia possa unirsi ad un qualcosa di immenso.